Tradire senza sensi di colpa è possibile?
Imparare a pensare a sé stessi
Spesso e volentieri nel creare rapporti romantici si incorre in un grave errore comune: usare il partner come una sorta di parte che completi sé stessi e svolga una funzione terapeutica e di supporto. Sono tante le persone che usano l’altro per coprire le proprie insicurezze o anche serie problematiche personali. Questo si traduce in rapporti spesso poco salutari, di dipendenza obbligata. Quando poi uno dei due non offre più il supporto iniziale o decide eventualmente di rompere la relazione, la persona dipendente si sente crollare il mondo addosso. Una soluzione sta proprio nel tradimento, e l’assenza di sensi di colpa è importante proprio perché spesso, tradire, è un’affermazione di autonomia e aiuta ad incrementare l’autostima.
Perché sentirsi in colpa per un desiderio di libertà del tutto naturale? Non è forse più malsano pretendere che il partner rimanga ad uso esclusivo di sé impedendogli di vivere le esperienze che desidera e sentirsi più sicuro e indipendente?
Vederla come un’occasione per la coppia
Un altro modo per scacciare i sensi di colpa è pensare che spesso e volentieri il tradimento fa parte della natura fisiologica di un rapporto. Il desiderio di tradire c’è, è naturale ed è lì per un motivo. Molto spesso dopo anni di routine quotidiana siamo infatti stanchi e stressati in una relazione sempre identica. Ci iniziamo a sentire stretti, a volerci anche meno bene, a prestare meno attenzione a vicenda a darci per scontati. Dopo le scintille dei primi anni ci si siede immancabilmente sugli allori. Il tradimento può essere un elemento terapeutico per il rapporto di coppia, per molti infatti diventa un aiuto concreto ad uscire dalla routine, a rimuovere lo stress, soddisfare dei desideri inconfessabili e dunque tornare dal partner più intensamente di prima. Tradire può voler dire sfogarsi, non necessariamente smettere di amare il partner. Inutile dunque sentirsi in colpa se ci si sente ancora innamorati o per contro si sta cercando di capire se chiudere eventualmente un rapporto senza più futuro. Tradire è la prova del nove.
Vederla come un’esperienza di crescita personale
Con l’evolversi del rapporto amoroso e della natura sempre più tollerante del legame matrimoniale, lasciarsi alle spalle i sensi di colpa è sempre più facile sia per l’uomo che per la donna. Ci sono diversi studi sul tema, che stanno sottolineando come il tradimento non sia più la pulsione passionale di un’avventura in un matrimonio indesiderato come poteva accadere decenni fa, a fronte di unioni forzate o di convenienza. Oggi il tradimento riesce ad essere più distaccato dalla sfera emotiva, ma è più fisico, e sempre stando a diversi di questi studi può avere effetti positivi nella crescita personale tanto dell’uomo che della donna.
Innanzitutto aiuta a migliorare le proprie prestazioni a letto, per il banale fatto di star facendo pratica e una nuova esperienza. Per molti è un aiuto ad incrementare l’autostima o a recuperare il controllo di sé stessi, a volere di più da sé magari rimettendosi in forma per uscire dal rapporto stantio di un legame in cui ci si è lasciati andare a molte cattive abitudini.
Capire che non si è gli unici a farlo
Un fatto da smentire con forza è che a tradire siano solo gli uomini, o che si tratti di casi limite. Tradire è una pratica sempre più frequente grazie alla progressiva liberazione dai tabù legati al sesso e agli obblighi familiari imposti dalla società. Come fare a non sentirsi in colpa? Semplice, realizzare che oggi moltissime persone tradiscono e provano tutte lo stesso identico desiderio di libertà.
Attenzione però che, nel momento in cui si tradisce bisogna necessariamente accettare anche il fatto che pure il partner debba potersi prendere la stessa libertà. Prima si accetterà questo fatto, e prima ci si libererà dai sensi di colpa.
Come gestirlo in maniera corretta
Il tradimento senza sensi di colpa è assolutamente possibile, ma ci sono alcuni accorgimenti per renderlo più giusto.
Prima di tutto la sicurezza, una cosa dovuta a sé stessi, al proprio partner fisso e anche a quello occasionale. Per tradire bisogna farlo in maniera matura e sana: via libera dunque a profilattici e anticoncezionali. Mai tradire senza, le conseguenze potrebbero dare più di un motivo per sentirsi davvero in colpa.
Dopo la sicurezza sul profilo della salute fisica, bisogna pensare anche a quella psicologica. Il tradimento va pensato, riflettuto, non fatto semplicemente d’impulso. È veramente ciò che si vuole fare? Si è pronti ad accettarne le conseguenze? Si è pronti a diventare selettivi nella scelta del partner occasionale? Scegliere il partner giusto è fondamentale. Da evitare totalmente l’illudere l’amante di poter prendere il posto del partner solo per poterselo portare a letto più facilmente. Si creerebbero inutili problemi e gelosie.
Il tradimento va vissuto dunque in maniera distaccata, separato dall’amore vero e proprio.
Qualora dovesse evolversi in qualcosa di più, si penserà a sciogliere la relazione con il partner fisso, ma fintanto che resta un divertimento fisico e nulla più, c’è poco da sentirsi in pena.
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